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8 marzo, le battaglie delle donne arabe contro stereotipi e maschilismo

di Laila Maher

La Giornata internazionale della donna è forse l’occasione giusta per congratularmi con tutte le donne del pianeta.

Ma quelle a cui tengo particolarmente, e che voglio omaggiare oggi, sono le donne arabe, che sono riuscite in una certa misura a raggiungere i propri obiettivi e a preservare la loro missione all’interno della comunità. Mai come negli ultimi tempi le donne arabe tutte hanno dimostrato l’efficacia della loro presenza in tutti i campi della vita.

Oggi voglio mettere una medaglia ideale sul petto di ogni donna che ha combattuto e combatte tuttora per la propria libertà. Non può essere ignorato chi ha creduto nei propri ruoli e status, chiesto e combattuto per ottenere i propri diritti e superare quel crogiolo di discriminazione, esclusione ed emarginazione.

Tra il preservare la loro identità e autenticità e sforzarsi di stabilire la propria esistenza, le donne arabe cercano di preservare i guadagni che hanno ottenuto grazie ai loro strenui sforzi e alla costante lotta per demolire ogni stereotipo di una società maschile e maschilista, in cui le idee delle donne, considerate esseri inferiori, sono spesso ignorate o sottovalutate. Una sfida, non del tutto vinta, contro il potere della società patriarcale, che non reputa le donne degne di avere un ruolo umano, sociale, intellettuale e culturale migliore.

Faccio l’esempio delle donne marocchine che, stavolta fianco a fianco con gli uomini, hanno contribuito allo sviluppo del Marocco e svolto ruoli di leadership in tutti i campi, nonostante chi cerca di ostacolare il loro cammino.

Ma la strada da percorrere è ancora lunga. Nonostante i risultati ottenuti sinora, le donne arabe sono ancora vittime di molestie, violenze e discriminazioni. Le attiviste per i diritti umani continuano a chiedere risposte concrete alle questioni sociali, civili, economiche, politiche, nonché interventi legislativi che mettano in pratica i principi costituzionali di libertà ed uguaglianza, che garantiscano sostegno e protezione da ogni forma di violenza di genere, vietino lo sfruttamento minorile e riformino il sistema pensionistico e il fondo di compensazione.

Questa giornata è tutta per loro, anche se una giornata, da sola, non potrà mai essere abbastanza.