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Pakistan, matrimonio solo dopo i 18 anni: il Senato approva la legge

L’approvazione è avvenuta lunedì 29 aprile. Finora l’età minima per sposarsi è stata di 16 anni.

Svolta per i diritti umani e delle donne in Pakistan: lunedì 29 aprile il Senato ha approvato una legge che alza da 16 ai 18 anni l’età minima per sposarsi, come nel mondo islamico avviene per esempio in Turchia, Egitto e Bangladesh. I trasgressori rischiano fino a 3 anni di carcere e una multa di almeno 100mila rupie, pari a 630 euro. Lo annuncia il portale Tpi.

La riforma mira a ridurre “il rischio del matrimonio infantile prevalente nel Paese” e salvare “la donna dallo sfruttamento”. Era stata proposta tre mesi fa dalla senatrice liberale Sherry Rehman, minacciata di morte per aver chiesto l’abolizione della legge sulla blasfemia ed avere così difeso Asia Bibi, il cui avvocato ha informato proprio oggi della sua partenza per il Canada, dopo l’assoluzione e l’annullamento della condanna a morte avvenuti il 31 ottobre scorso.

La proposta di legge è passata con 104 voti a favore, 5 contrari (perché ci sono stati anche quelli) e l’astenzione di un partito, il Pakistan Tehreek-e-Insaf, il Movimento per la Giustizia del Pakistan, fondato dall’ex giocatore di cricket Imran Khan.

Ora la parola spetta all’Assemblea Nazionale per l’approvazione definitiva della norma. Dovranno vedersela con gli islamisti.

La nuova legge, se approvata, rappresenterà non solo un modo per tutelare i diritti delle donne, ma anche delle minoranze: infatti spesso minorenni non musulmane vengono rapite, costrette a sposarsi e a convertirsi all’islam, senza che poi possano fare ritorno in famiglia.

Alessandra Boga